Il mondo della tecnologia è per sua natura legato ad una terminologia propria che a volte risulta astrusa agli occhi di un soggetto esterno. Il più delle volte, però, dietro ai paroloni propri del gergo tecnologico si nascondono concetti o applicazioni semplici e di immediata intuizione. Uno di questi casi potrebbe essere definito quello della cosiddetta “realtà aumentata”, un concetto che nell’ultimo mezzo secolo ha attraversato un’evoluzione ideologica oltre che materiale degna di nota.
Qual è la definizione attuale e cosa significa realtà aumentata?
In realtà la definizione di questo concetto appare assai banale rispetto a quanto si potrebbe pensare: la realtà aumentata, infatti, non è altro che una visione potenziata (e perciò aumentata) della realtà percepibile dai 5 sensi umani grazie all’utilizzo di strumenti, principalmente elettronici, che forniscono informazioni supplementari.
Ma passiamo subito agli esempi per non confondere le cose: una delle situazioni in cui si sfrutta in senso lato il concetto di realtà aumentata è quando si utilizzano le mappe dello smartphone per la navigazione; in questo caso, infatti, si ottengono informazioni aggiuntive sulla realtà che non potremmo percepire tramite i 5 sensi. Un’applicazione ancora più pura e coerente con la definizione si verifica, invece, quando si utilizzano dei sistemi di visione della realtà che si sovrappongono all’occhio umano fornendo con assoluta precisione dati specifici, oltre che un potenziamento stesso della profondità della visione oculare. In questo caso ci si riferisce principalmente all’ambito militare e alla messa a punto di sistemi sempre più particolari come visori notturni, mirini potenziati e sistemi satellitari di puntamento dei bersagli. In ambito comune, invece, questo sistema di sfruttamento ha avuto dei modelli importanti in passato in alcuni come Layar, un’applicazione per iPhone che prende il nome dalla società olandese specializzata in Realtà aumentata, e poi soprattutto in Google Glass, ovvero degli occhiali dal look futuristico che hanno aggiunto funzioni straordinarie come le chiamate, ricerche web e tanto altro ancora.
Cosa ci riserva il futuro:
Dopo gli straordinari risultati raggiunti con Google Glass e soprattutto con le tecnologie militari, la AR, come è chiamata in inglese, è attesa da sviluppi e nuovi progetti anche in ambito sanitario e nelle situazioni di emergenza. In questo caso gli interventi sono mirati principalmente alla fornitura di strumenti di controllo e visione supplementare ai chirurghi durante le operazioni, ma non solo: i progetti più ambiziosi potrebbero rivoluzionare anche la fase diagnostica. In ambito civile, invece, le forze dell’ordine e le squadre di emergenza potranno in futuro sfruttare la realtà aumentata per gestire al meglio le situazioni critiche ed intervenire limitando al minimo il fattore umano di errore. Attenzione, però, a non confondere il concetto di realtà aumentata con quello attiguo di realtà virtuale; quando si parla di realtà virtuale, infatti, si sottintende l’interazione con una rappresentazione a parte rispetto alla realtà, e non una sovrapposizione di informazioni ad essa. In ambito ludico, ad esempio, la realtà virtuale è molto più avanti rispetto a quella aumentata e sembra avere potenzialità maggiori, troviamo già oggi in vendita visori specifici per giochi e applicazioni di realtà virtuale, qui alcuni esempi.