Non molti anni fa, tutti coloro che erano in possesso di una TV si sono trovati alle prese con il passaggio dall’analogico al digitale. Chi ha buona memoria, non farà alcuna fatica a ricordare che si è trattato di un passaggio che ha comportato alcuni cambiamenti radicali nelle case di tutti. Basti pensare al fatto, ad esempio, che non sono stati pochi ad aver comprato una nuova televisione con il decoder digitale integrato. Chi, invece, ha preferito non fare un simile investimento è stato costretto ad acquistare un decoder digitale terrestre esterno da collegare alla televisione con un cavo scart. Le cose, però, stanno nuovamente per cambiare e non si tratterà di una cosa di poco conto. Vediamo, dunque, di scendere più nel dettaglio di questa piccola rivoluzione.
Digitale terrestre: tutte le novità
L’articolo 29 della legge di bilancio del 2018 parla chiaro: entro il 2022 le emittenti televisive dovranno spostare le frequenze su una nuova banda. Quella che lasceranno libera le TV, infatti, dovrà essere utilizzata dagli operatori telefonici al fine di sviluppare le tanto attese reti di comunicazione cosiddette ad alta velocità e rigorosamente senza fili. Ma cosa comporterà questo trasferimento? Molto banalmente, tutti coloro che vorranno continuare a vedere la televisione saranno di nuovo costretti ad adeguarsi. A cambiare, oltre alla banda, sarà anche lo standard di trasmissione che si chiamerà DVB-T2 e, tra le altre cose, sarà caratterizzato da uno standard qualitativo decisamente più elevato rispetto a quello attuale. Per il momento, però, non è stato chiarito se a cambiare sarà anche il codec relativo alla compressione del video. Se così fosse, molti degli attuali apparecchi non potranno più essere utilizzati e i possessori non potranno fare altro che procedere con l’acquisto di un nuovo apparecchio compatibile con tale tecnologia. Scopri i nuovi TV di ultima generazione compatibili con la tecnologia: Vedi i prodotti in offerta
Le tempistiche
A rassicurare tutti i possessori di una televisione è il fatto che questa modifica terminerà entro il mese di giugno del 2022. Solo da quella data in poi, chi non si sarà adeguato non avrà più la possibilità di vedere la TV. Il passaggio, quindi, sarà graduale e avverrà tra il 2020 e il 2022. In merito, è necessario fare una distinzione. Se alcune televisioni, infatti, saranno compatibili e dovranno essere solo aggiornate, altre potranno essere utilizzate solo ed esclusivamente con un particolare decoder da installare e, ovviamente, sintonizzare. In generale, tutte le televisioni fabbricate dal 2016 in poi sono compatibili. Quelle, invece, che sono state prodotte tra il 2010 e il 2015 funzioneranno senza alcun genere di problema con un decoder. Le televisioni fabbricate prima del 2010, infine, funzioneranno con il decoder ma non riusciranno a ricevere i programmi dei canali in HD. A questo punto, chi ha intenzione di acquistare una televisione nuova può stare più che tranquillo. Chi, invece, non aveva in programma questa spesa, dovrebbe cominciare a prenderla in seria considerazione in modo tale da evitare nei prossimi mesi di dover fare i conti con non pochi problemi di ricezione e, soprattutto, con la corsa disperata all’acquisto di un decoder che, come nel caso delle TV fabbricate prima del 2010, non sarebbe comunque completamente risolutivo.
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