Abbiamo visto insieme le nuove console di Microsoft e di Sony: due prodotti per molti aspetti similari, e dalle potenzialità sostanzialmente paragonabili.
Spesso però ci si dimentica di un altro prodotto, che a livello di potenza bruta letteralmente surclassa qualsiasi console: stiamo parlando del caro e vecchio PC!
Negli ultimi anni, il gaming su PC ha subìto una lieve battuta d’arresto: con l’uscita di PS3 e Xbox 360, molte software house hanno snobbato la nostra macchina da gioco preferita, proponendo spesso conversioni di prodotti destinati alle console, con esiti più o meno passabili (i giocatori certamente ricorderanno, ad esempio, la pessima conversione di GTA IV per PC).
Se l’ottimizzazione non è certo stata fino ad ora il cavallo di battaglia del gaming su Personal Computer, a sopperire le mancanze di un software scritto come si deve è intervenuta la mera potenza di calcolo: se già all’uscita delle vecchie console esistevano computer in grado di ridicolizzarne le prestazioni (Crysis, una delle più importanti esclusive PC degli ultimi anni, pur essendo uscito nell’ormai lontano 2007, offre una grafica che ancora oggi per molti versi risulta sbalorditiva), la stessa situazione si ripropone anche oggi: basti pensare che le nuove console, ad esempio, non consentono di giocare a risoluzioni superiori al FullHD, e spesso nemmeno di raggiungere tale standard, nonostante siano quasi 10 anni che sia microsoft che sony fanno promesse in tal senso.
Quello che spesso spaventa dei PC da gioco è il costo iniziale, che è oggettivamente non indifferente.
In questa guida, consiglieremo tre configurazioni gaming di tre diverse fasce di prezzo, analizzandone pro, contro e scenari di utilizzo.
FASCIA MEDIA (circa 600-700€):
Dal momento che l’attuale fascia bassa (parliamo di configurazioni sotto i 400€) stenta non poco a stare dietro alle nuove console (mentre ha prestazioni paragonabili alle scatolette di scorsa generazione), non ci concentreremo su questa tipologia di prodotti: a nostro avviso, infatti, in questa fascia è consigliabile prendere una delle due già citate contendenti.
Se il nostro budget invece può spingersi fino a circa 600€, consigliamo una configurazione di questo tipo:
CASE: non serve un case particolarmente ingombrante, perché andremo ad inserire componenti non particolarmente energivori, che non scalderanno molto, quindi non avremo bisogno di molto spazio per dissipare il calore prodotto. Dal momento che l’idea è di rimpiazzare le console, proporremo per il PC di fascia media una configurazione Mini-ITX, che permette di avere un sistema compatto, che non stoni in salotto.
Per questo, consigliamo il case ANTEC ISK600M che, con una speda inferiore a 70€, permette, in soli 29×27,5×34 centimetri, di disporre i componenti in maniera ordinata e consente anche l’installazione di una scheda video di dimensioni standard (le specifiche parlano di dimensioni massime di 31,75cm – davvero notevole per un case così ridotto!) il che facilita sia il reperimento della scheda (sono pochi i prodotti gaming in formato ridotto) che il contenimento dei costi (le schede sviluppate a partire dai reference model, infatti, sono ovviamente tipicamente meno care).
Dal design pulito, sul pannello frontale offre la feritoia per il lettore ottico (date le dimensioni contenute, ne è presente una sola), una presa USB 2.0, una presa USB 3.0 e i collegamenti per il jack delle cuffie e del microfono. Il led di sistema è posto sotto la cornice frontale, e l’effetto che crea è molto gradevole. Anche il sistema di cable-management è molto buono, e certamente consentirà un assemblaggio pulito ed ordinato (tutto a vantaggio del ricircolo d’aria nel case). Anche le predisposizioni per le ventole sono piuttosto buone, considerando le dimensioni contenute, e potremo installare ventole da 80, 120 e 140mm sul pannello frontale, e da 80 o 120mm sul retro.
L’alimentatore è posto nella parte inferiore del case, e questo consente di fare in modo che peschi aria direttamente da sotto e la butti fuori dal retro, avendo così un proprio ricircolo dedicato (il che ovviamente è positivo sia per l’alimentatore che per gli altri componenti!).
Passiamo ora alla SCHEDA MADRE: Per un PC gaming di fascia media, è sufficiente un prodotto non troppo esigente, e potremo permetterci tranquillamente di tagliare qualche euro in questa sezione.
Una scheda come la Asrock H81-M (sito del produttore) andrà più che bene, e il “danno” sarà di soli 60€ circa.
Come PROCESSORE, consigliamo il Core i5-4430 (sito produttore), che con una spesa di circa 150€ offre prestazioni già più che dignitose anche in ambito gaming, ed offre un dissipatore incluso, il che ci consentirà di risparmiare sull’acquisto di un dissipatore after-market.
Per la RAM, consigliamo almeno 8GB (possibilmente in due stick da 4GB, in maniera da consentire il lavoro in dual-channel) con frequenza di almeno 1600MHz (generalmente offrono prestazioni molto buone e consentono di rimanere tra i 50 e i 70 euro di spesa); per un elenco dei banchi sicuramente compatibili con la mainboard scelta, consiglio di consultare la “qualified vendor list”, ovvero l’elenco ufficiale rilasciato dal produttore della mainboard:
Per l’HARD DISK, andrà bene qualsiasi disco meccanico S-ATA da 3,5”: siccome sono prodotti generalmente l’uno all’altro paritetici, non abbiamo un modello in particolare da suggerire: consigliamo piuttosto di attenersi alle offerte del momento! Un HDD da 500gb si trova intorno alla 50ina di euro: se non avete particolari esigenze di storage, potrete optare per una soluzione di questo tipo.
Trattandosi di un PC gaming, comunque, consigliamo, se le vostre finanze lo permettono, di utilizzare l’HDD “classico” per lo stoccaggio dei dati, e per sistema operativo e programmi dotarsi di un SSD (l’ottimo Samsung 840 EVO da 128GB è reperibile facilmente intorno agli 80€), che offre prestazioni nettamente superiori e riduce i tempi di caricamento sia del sistema che di tutti i programmi su esso installati.
Passiamo ora al pezzo forte del nostro sistema gaming, ovvero la SCHEDA VIDEO!
Anche se non si tratta di un PC di fascia alta, vedremo come le prestazioni possano essere più che buone, a patto di disattivare qualche filtro nei giochi più esigenti.
Con la Radeon R9-270X non avremo problemi a giocare a titoli dalla grafica spinta (impostando i dettagli su medio-alto per gli ultimissimi titoli, e senza compromessi invece per titoli della precedente generazione – che comunque su PC hanno una grafica sensibilmente migliorata rispetto alle controparti console), con un buon frame-rate, e in FullHD: un traguardo niente male, se si considera che la spesa in più rispetto ad una console è minima (soprattutto se pensiamo ai 499€ di Xbox One nella versione dotata di Kinect), e che si tratta a tutti gli effetti di un PC, che quindi ci consentirà di fare anche altro (per fare un esempio: su un PC del genere sarà possibile lavorare dignitosamente anche con la suite Adobe, o con programmi di modellazione 3D come Z-Brush, Maya o 3D-StudioMAX).
Per l’unità ottica, andrà bene qualunque masterizzatore DVD (circa 20€) con interfaccia S-ATA. Se decidete di collegare il PC al TV, però, consigliamo vivamente l’acquisto di un prodotto che sia in grado di riprodurre anche i Blu-Ray (siamo intorno alla 50ina di euro).
Non ci siamo naturalmente dimenticati dell’alimentatore: lo abbiamo lasciato per ultimo perché è consigliabile acquistare l’alimentatore in base al PC, e non vice versa!
Il sistema che proponiamo consuma sulla carta meno di 400 watt: per stare tranquilli, possiamo rivolgerci ad un alimentatore da 400-450 watt di buona marca (consigliamo), oppure ad un 500 watt non di marca.
La nostra scelta, viste l’alta qualità ed il prezzo contenuto, è ricaduta sul Corsair CX430-V2, che con una spesa di circa 50€ permette di avere un prodotto molto valido, che preserverà i componenti da eventuali sbalzi di corrente e ci consentirà, grazie ad un’efficienza dell’80%, di consumare solo la corrente necessaria, senza dispendiose dispersioni energetiche.
FASCIA ALTA (fino a € 1000)
Parliamo di un prodotto già in grado di dare grandi soddisfazioni, e che consente di giocare praticamente qualsiasi titolo anche di nuova generazione con tutti i dettagli al massimo in FullHD.
CASE: Data la maggiore potenza dei componenti installati, e nell’ottica di eventuali futuri upgrade (anche parziali) è consigliabile in questo caso rivolgersi verso un prodotto un po’ più ingombrante: il nostro prescelto è il Cooler Master RC-690-III (sito produttore), ovvero la terza incarnazione di quel RC690 che qualche anno fa rivoluzionò la fascia media in questo ambito, portando ad un prezzo competitivo features fino ad allora esclusive di prodotti di fascia superiore: strumenti di montaggio tool-less (su questo, in verità, il nuovo arrivato fa dei piccoli passi indietro sui predecessori, ma sostanzialmente il montaggio del PC è molto comodo, e richiederà un uso limitatissimo degli attrezzi (sarà necessario essenzialmente solo un cacciavite a croce). Molto interessante la possibilità di far passare la maggior parte dei cavi sul retro del case: in questo modo, non vi saranno interferenze nel flusso di areazione, che potrà quindi funzionare in maniera ottimale.
Anche qui, l’alimentatore è posto nella parte bassa. Sul frontale ritroviamo installata una ventola da 200mm; potremo aggiungere altre ventole fino ad un massimo di 140mm (2 sul tetto, una sul posteriore, una sul lato inferiore, due sulla paratia laterale), il che consente di mantenere freschi i componenti anche in caso di stress. Sul retro troviamo anche la predisposizione per il passaggio dei tubi di un eventuale impianto di raffreddamento a liquido, e tutti i cestelli per il montaggio degli HDD possono essere rimossi o spostati per fare spazio a vaschetta, pompa e radiatore (sempre nel caso si scelga di optare per un raffreddamento a liquido, naturalmente!). Il costo di questo case è di circa 80€: chi vi scrive ne è un felicissimo possessore, e possiamo assicurare che la qualità, specie rapportata al prezzo, è difficilmente eguagliata da altri prodotti.
MAINBOARD: In questo caso, possiamo spingerci un po’ più in là, innanzitutto perché il budget è meno ridotto, ed in secondo luogo perché abbiamo più spazio all’interno del case (che supporta tutti i formati ATX, inclusi quelli estesi). Consigliamo un prodotto che ha un buon rapporto prezzo-prestazioni, e che ci consente di avere anche buoni margini di overclock, qualora decidessimo di farne: parliamo della ASUS MAXIMUS VII HERO che si trova a circa 200€. Si tratta di una mainboard con supporto a socket 1150, e che integra on-board praticamente tutto quello che un vero gamer potrebbe volere, incluso il supporto a configurazioni multi-GPU (ovvero con due o più schede video in funzionamento in parallelo), sia con schede nVidia (SLI) che con schede AMD Radeon (Crossfire-X).
La RAM supportata, su un massimo di 4 banchi, arriva fino a 32GB (che sono decisamente fin troppi per un PC con le caratteristiche che stiamo cercando!), e naturalmente è presente il supporto all’Intel X.M.P. (ovvero un tool rapido di gestione delle frequenze della RAM all’interno di intervalli certificati da Intel e dal produttore di memorie: in sostanza, questo consente non solo di effettuare overclock anche consistenti con un solo click, ma anche di avere la garanzia dei produttori che tale overclock non sarà dannoso per i componenti installati!)
Ottimo anche l’audio integrato, che non utilizza il classico chip Realtek, ma si appoggia alla linea di schede audio Asus, e si serve quindi di un processore SupremeFX.
Presenti on-board direttamente i tasti di accensione e reset del PC (utile se siete smanettoni che montano il PC su banchetti da overclock!), così come il tasto “Clear-CMOS” che ci permetterà di non essere costretti a rimuovere la batteria tampone e a spostare scomodi ponticelli per resettare il BIOS (anzi, in questo caso l’UEFI!) in caso di overclock andato storto.
CPU: Su una mainboard del genere, sarebbe sciocco non montare una CPU di un certo livello. Per esperienza personale, chi scrive assicura che difficilmente con un i5 di fascia alta sentiremo mai mancanza di potenza da parte del processore, e normalmente la differenza di costo con i7 è tale da rendere preferibile, in questo caso, proprio il processore che tra i due è il meno potente. In particolare, consigliamo il modello i5-4670K da 3,5GHz (la “K” indica che il moltiplicatore è sbloccato, e che quindi il processore è facilmente overclockabile), che ci permette di risparmiare non poco sul più economico degli i7 (circa 70€ la differenza) e di avere prestazioni sostanzialmente paragonabili.
DISSIPATORE: sebbene anche i5-4670K venga venduto con il dissipatore incluso, data la natura del PC che stiamo andando a costruire consigliamo se possibile l’adozione di un dissipatore after-market: questo permette non solo di dissipare il calore in eccesso prodotto da componenti in overclock, ma consente anche di ridurre drasticamente la rumorosità: il dissipatore stock, infatti, non eccelle in nessun ambito, ed è appena in verità, su di un processore del genere, a nostro avviso appena sufficiente. Proponiamo qui due soluzioni differenti per filosofia: il Corsair H60 che è sostanzialmente un impianto a liquido in miniatura dedicato alla sola CPU (normalmente gli impianti home-made vanno invece a raffreddare tutto il PC, dalla maniboard alla CPU alla VGA alle RAM, e perfino gli Hard Disk in certi casi!) che offre bassa rumorosità e prestazioni piuttosto buone (paragonabili a quelle dei più blasonati dissipatori ad aria – anche se ben lontane da quelle di un impianto a liquido “serio”); in alternativa, se temete le perdite di liquido, o se comunque preferite la dissipazione tradizionale, consigliamo invece il Noctua NH-U12P: Noctua è un’azienda austriaca specializzata in raffreddamento per PC, ed in particolare divenuta famosa per l’incredibile silenziosità delle sue ventole. Per esperienza personale, inoltre, chi scrive assicura anche che l’assitenza Noctua è eccellente: in caso di cambio della mainboard con una con un socket non supportato al momento dell’acquisto, le staffe di montaggio per il nuovo socket verranno inviate a domicilio gratuitamente, previo richiesta (e ovviamente prova dell’acquisto della nuova mainboard)!
RAM: per questo PC consigliamo RAM da 1600, 1866 o 2000 MHz (le differenze prestazionali sono reali, ma non particolarmente marcate: pertanto, l’optare per uno o l’altro modello è più che altro una questione di budget), naturalmente anch’esse con profilo X.M.P. (onde evitare di vanificare l’acquisto di quella specifica mainboard!). Anche qui, rimandiamo all’elenco fornito dal produttore della mainboard onde evitare spiacevoli incompatibilità tra i componenti; l’elenco è scaricabile da qui:
HARD DISK: Per un prodotto di questo tipo, un SSD è d’obbligo: rimaniamo anche qui in casa Samsung, ma questa volta consigliamo di alzare un po’ l’asticella delle specifiche, e il taglio: consigliamo il Samsung 850 Pro da 256GB: ottime prestazioni e una capacità più che sufficiente per installare sistema e un buon numero di programmi (e di giochi, naturalmente!). Il costo contenuto (siamo comunque intorno ai 150€), oltretutto, rende difficilmente preferibili prodotti della concorrenza. All’SSD è consigliabile ovviamente affiancare un normale disco meccanico ad alta capacità, dal momento che 256GB sono sufficienti per sistema e programmi, ma decisamente sottodimensionati per lo stoccaggio dei dati.
SCHEDA VIDEO: Siamo al vero cuore pulsante di questa configurazione. Questo è il componente da cui più di tutti dipenderanno le prestazioni con applicativi 3D, ivi inclusi, naturalmente, i giochi.
Per questo, consigliamo la nVidia Ge-Force GTX 970: non è il top di gamma in assoluto, ma ha prestazioni comunque elevatissime (siamo tra le prime 5 schede video in commercio oggi) e un costo tutto sommato ragionevole (280-330€ a seconda del brand scelto e della variante selezionata). Se avete intenzione, anche in un secondo momento, di dotarvi di un sistema a liquido, consigliamo l’acquisto di una scheda “reference” (ovvero, come detto, che rispetti gli standard imposti da nVidia, la casa che produce il chip). Diversamente, sarà consigliabile rivolgersi a sistemi che già integrino dissipatori “custom”: normalmente infatti queste soluzioni offrono temperature e rumorosità migliori delle schede reference, e spesso anche frequenze leggermente più alte (che, pur non cambiando radicalmente l’esperienza di gioco, regalano qualche ulteriore, piccolo incremento prestazionale).
ALIMENTATORE: Per far funzionare senza intoppi questa configurazione, necessitiamo di un alimentatore da almeno 400w; tuttavia, bisogna calcolare che una configurazione del genere potrebbe realisticamente subìre in futuro dei cambiamenti: si potrebbe raddoppiare la RAM e, perché no?, inserire una seconda scheda video quando i titoli in uscita saranno in grado di far arrancare anche questo piccolo mostro (si parla comunque di qualche anno!); per questo, e per scongiurare cali di tensione su componenti che potrebbero essere in overclock, consigliamo un alimentatore di buona marca da almeno 500-550W di buona marca. Se possibile, è preferibile un alimentatore modulare, ovvero al quale possano essere connessi solo i cavi necessari, in maniera da migliorare la gestione dei cablaggi e da evitare le classiche matasse di fili inutilizzati in un angolo del case.